Progettazione integrata: il valore aggiunto nella ristrutturazione edilizia industriale

Ristrutturare per il mondo dell’industria è un’attività ricca di sfide e insidie, se non si conosce il modo migliore per farlo. Ecco come Costruzioni Edili Sangiorgio approccia questa speciale tipologia di lavoro. 

Ristrutturazione edilizia industriale: da dove si parte?

Il punto di partenza per affrontare qualsiasi progetto di ristrutturazione edilizia industriale è sempre lo stesso: la personalizzazione. Infatti, è sempre più frequente incontrare nel committente specifiche esigenze di customizzazione o ricevere un progetto dalle caratteristiche uniche, se non inedite. Questo vale anche se si parla di edilizia industriale, perché il classico “capannone” è sempre meno la scelta preferita, quando dall’altra parte ci sono aziende che investono sempre di più in brand identity e unicità e imprese di costruzioni edili in grado di assicurare il massimo livello di personalizzazione di spazi e finiture, grazie ad un intenso e certosino lavoro di progettazione integrata.

Le caratteristiche di una ristrutturazione industriale

La personalizzazione è quindi la chiave della ristrutturazione industriale: che si tratti di un recupero di uno spazio industriale storico ma dall’inestimabile valore affettivo, oppure della scelta di ristrutturare uno spazio industriale che già sorge in una posizione geograficamente delicata (presenza di rilievi montuosi o collinari, vicinanza al mare) e che richiede attenzioni speciali, ogni azienda ha i suoi diktat e i suoi desiderata da realizzare. Da dove si comincia? Facendo ordine tra desideri, necessità, elementi imprescindibili ed elementi essenziali per l’identità dell’industria stessa.

 

Svolgere una ristrutturazione industriale significa poi stilare un’analisi profonda dello stato di salute dell’edificio, o meglio, degli edifici. Considerato infatti che spesso gli edifici ospitano al loro interno degli impianti di produzione, non è difficile capire come le variabili in gioco siano molte e diversificate, quando si parla di recupero o rifacimento.

Realizzare la ristrutturazione di un impianto industriale porta con sé un profondo sconvolgimento della parte architettonica e di quella impiantistica, che dovrebbero sempre essere progettate di pari passo, con la piena collaborazione dei professionisti coinvolti. È questa la maniera migliore per offrire un progetto finito che sia non solo il frutto dell’ottimizzazione di tutti gli sforzi, ma anche l’espressione della migliore collaborazione possibile.

Edilizia industriale consapevole nel 2021

L’edilizia industriale è sempre un terreno di domande forti: perché ricostruire quando si può scegliere il consolidamento strutturale, e fino a che momento è giusto farlo? Ecco tre casistiche che identificano una gestione della ristrutturazione consapevole.

 

  • Quando le strutture sono in buono stato e quando gli impianti già presenti non sono ancora arrivati alla loro fine del ciclo, possono essere mantenuti e ottimizzati, ristrutturando in modo più profondo gli spazi che non sono attraversati da quegli impianti.
  • Quando gli impianti sono stati recentemente rifatti e magari sono l’elemento più aggiornato e performante di tutta la struttura: l’edilizia industriale in questo caso dovrà essere particolarmente saggia e flessibile e concentrarsi sugli altri ambienti.
  • Quando la ristrutturazione si fa furba: speso si pensa all’edilizia civile e a quella industriale, ragionando per restyling molto profondi, ma è incredibile quanto cavedi e cartongessi possano alterare l’immagine di un ambiente, senza impegnare troppo dal punto di vista funzionale ma impattando moltissimo da quello architettonico.

Recommended Posts